L'acronimo PAT sta per Prodotti Agroalimentari Tradizionali, prodotti tipici italiani che fanno riferimento al Decreto Ministeriale del 1999 e che sono riconosciuti come particolarmente tradizionali e legati a un territorio e alla sua storia, dal metodo di realizzazione tipico alla conservazione, stagionatura, fino alla metodologia della creazione e distinzione finale del prodotto. Veniva prodotto storicamente fin dal XVI secolo sulle colline romagnole.
ll latte, eventualmente inoculato con fermenti lattici alla temperatura di 35° C, viene addizionato con caglio liquido o in polvere di vitello. La cagliata, presamica, viene rotta alle dimensioni di un chicco di riso o di nocciola, in base al tipo di formaggio che si vuole ottenere. La massa viene poi estratta e posta in fuscelle. La salatura avviene a secco. La crosta è sottile, morbida e di colore paglierino chiaro nel formaggio giovane, mentre in quello stagionato è abbastanza dura, rugosa, di colore paglierino carico o marrone. La pasta è semidura, compatta, bianca o avorio con rade e fini occhiature nel formaggio giovane; nel formaggio stagionato è dura, untuosa, di colore paglierino anche carico, con occhiature fini regolarmente distribuite.
Il Pecorino del pastore P.A.T. è un Formaggio grasso, di breve o media stagionatura, a pasta semidura prodotto tradizionale direttamente nelle province di Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena e Bologna con latte di pecora Sarda, in inverno, quando le pecore iniziano a partorire, viene fatto anche in pianura. E' un Formaggio grasso, di breve o media stagionatura, a pasta semidura, dalla stagionatura tipica che varia dai 30 giorni a 6 mesi.
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