Dall'Autostrada A14 all'altezza di Cattolica e Riccione si può notare imponente, maestosa, suggestiva, collocata su un colle di 141 metri sul livello del mare, domina tutta la vallata fino alla linea blu del mare.
È la Rocca di Gradara che insieme al borgo fortificato rappresenta una delle strutture architettoniche medievali meglio conservate d’Italia che dista appena quindici chilometri da Riccione e Cattolica. Una visita alla riscoperta di un’atmosfera d’altri tempi e di conoscere molti aspetti della nostra storia fra Medioevo e Rinascimento.
All’inizio fu una torre, costruita nel XII secolo per volontà di Pietro e Ridolfo De Grifo che usurparono la zona al comune di Pesaro. Su quell’avamposto strategico, ai confini fra Romagna e Marche, nella prima metà del XIII secolo, pose gli occhi Malatesta da Verucchio detto il Centenario. Tante famiglie nobili della storia italiana, gli Sforza e i Della Rovere, dominarono la Rocca, fino a quando nel XVII secolo venne amministrata direttamente dallo Stato della Chiesa.
Qui si narra nasce la storia di Paolo e Francesca, gli sfortunati amanti cantati da Dante nella Divina Commedia, uccisi uno dopo l’altro dal geloso Gianciotto Malatesta. La leggenda vuole che il celebre episodio di cronaca nera (così diremmo oggi) sia avvenuto fra le mura del castello di Gradara. Anche la passeggiata nel borgo di Gradara, che è sorto fra le due cinte murarie, ti regalerà scorci di autentica bellezza e l’impressione di aver viaggiato nel tempo.